Mario Conte su impugnazione legge medicina a Treviso: "Presi di mira da Roma"
Conte: "Sosterremo la Regione e il Presidente Luca Zaia nel far valere, in tutte le sedi, i contenuti della legge regionale e la correttezza dell’iter".

Il punto di vista del sindaco di Treviso, Mario Conte, sulla decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare la legge regionale del Veneto.
La decisione del Consiglio dei Ministri
L'8 aprile 2020 era stato approvato all’unanimità dal Consiglio regionale del Veneto il progetto di legge per l’attivazione a Treviso di un corso completo di Medicina e Chirurgia dell’Università di Padova. Ora il sindaco di Treviso, Mario Conte si esprime sulla decisione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, di impugnare la legge regionale del Veneto recante l’attivazione, da parte dell'Università degli studi di Padova, del Corso di laurea in Medicina e Chirurgia a Treviso. Conte a tal proposito ha affermato:
"Ormai è palese che qualcuno, a Roma, abbia preso di mira il Veneto e quelle Regioni che, nel pieno rispetto della legge e delle competenze, creano opportunità per i rispettivi territori".
Far valere i contenuti della legge regionale
Il sindaco di Treviso ha inoltre aggiunto:
"Sosterremo la Regione e il Presidente Luca Zaia nel far valere, in tutte le sedi, i contenuti della legge regionale e la correttezza dell’iter. Rallentare o addirittura cercare di negare ad un intero comprensorio un polo universitario d’eccellenza, che si traduce poi in medicina e cure che peraltro hanno permesso, recentemente, di contenere l’emergenza sanitaria ci sembra una presa di posizione quantomeno discutibile".