La Cassazione ha annullato per la seconda volta la condanna all’aggressore di Marta Novello, dopo più di cinque anni dall’aggressione in cui la ragazza ha riportato gravi ferite al fegato e ai polmoni.
Marta Novello, la Cassazione annulla la condanna all’aggressore
Marta stava facendo jogging a Mogliano, più precisamente in via Marignana, finché non ha incontrato J.T. che all’epoca era solo un 15enne. In particolare, il giovane ha aggredito la ragazza nella serata di lunedì 22 marzo 2021, con 23 coltellate che ha lacerato anche polmoni e fegato.

Per questo motivo, J.T. era stato condannato a scontare 6 anni e 8 mesi dietro le sbarre, ma dopo aver fatto ricorso e aver ottenuto uno sconto di pena fino a 5 anni, la Cassazione ha annullato il processo. Di fatto, secondo loro non era stato approfondito il tema della maturità e delle sue condizioni psicologiche.
Secondo la perizia, il giovane sarebbe stato in grado di intendere e di volere, pur avendo una difficoltà di linguaggio e un quoziente intellettivo inferiore alla media. Infatti, quando aveva dodici anni gli era stato riconosciuto un QI di 71, aumentato a 75 quattro anni fa.

Si va al terzo processo
L’avvocato della difesa, Matteo Scussat, ha affermato di essere soddisfatto, ma che bisogna attendere le motivazioni dell’annullamento, visto che la sua richiesta si basava più punti. Tuttavia, almeno per il momento, la Cassazione non concorda con le sentenze per l’imputabilità dell’aggressore.

Come riporta Il Gazzettino, la sentenza è stata un po’ una sorpresa per la famiglia Novello visto che nella prima perizia psicologica, il giovane era stato dichiarato parzialmente capace di intendere e di volere. Nel secondo processo, però, era stato dichiarato come completamente consapevole delle proprie azioni.
Tutto ciò, si va a sommare con la modalità dell’aggressione: secondo la difesa, l’allora 15enne era uscito con un coltello da cucina per rapinare qualcuno e finanziare così l’acquisto del cosiddetto fumo. La violenza con cui ha attaccato Marta, però, non coincide con il suo obiettivo.
J.T. dovrà affrontare il terzo processo per l’aggressione di Mogliano, ma, fino ad allora, potrebbe tornare dalla madre a Londra dove si era trasferito dopo il primo annullamento.