Mascherine Tricolori Treviso, striscione contro il sindaco Conte: "No al tracciamento Covid con telecamere"
Il blitz ieri sera, lunedì, con un inequivocabile striscione: "Orwell 1984: Conte ti sta guardando".
Blitz dei militanti delle Mascherine Tricolori Treviso, che hanno affisso uno striscione recitante: "Orwell 1984: CONTE ti sta guardando" per protestare contro l'utilizzo delle videocamere di sorveglianza per scrutare e controllare i cosiddetti 'furbetti della quarantena' a Treviso.
Mascherine Tricolori Treviso, striscione contro il sindaco Conte
Nella serata di ieri, lunedì 11 gennaio 2021, i militanti delle Mascherine Tricolori Treviso hanno affisso uno striscione recitante: "Orwell 1984: CONTE ti sta guardando".
'Big brother is watching you: il grande fratello ti sta guardando', così recitava - spiegano le Mascherine tricolori - la frase di copertina in '1984', romanzo scritto da George Orwell che sta diventando premonitore di una realtà sempre più attuale. Questa volta, però, non è il solito 'Conte nazionale' ad avere un ruolo da protagonista nell'inserire misure restrittive sempre più pesanti nei confronti del popolo italiano: anche Mario Conte infatti, primo cittadino trevigiano, vuole contribuire attivamente nel ricreare le condizioni distopiche del celebre romanzo, promuovendo l'utilizzo delle videocamere di sorveglianza presenti sul territorio comunale per scrutare e controllare i cosiddetti 'furbetti della quarantena'.
"Situazioni al limite della dittatura"
E ancora, proseguono le Mascherine Tricolori trevigiane:
"Non bastavano le restrizioni del governo, i coprifuoco e le festività abolite, ci mancava il controllo totale del libero cittadino che libero oramai non è più. Cittadino che, a parer suo, evidentemente è diventato una delle cause principali dell'aumento dei contagi nella marca trevigiana e che per questo deve perdere ogni diritto alla privacy e ricevere una stretta sorveglianza degna del peggior criminale".
"Se da un lato è vero che stiamo vivendo una grave emergenza sanitaria, dall'altro però non possiamo tollerare in nessun modo che personaggi come il sindaco possano ergersi a fautori di situazioni al limite della dittatura".