Morte Giulia Mauri, l'autista del furgone: malore o distrazione da cellulare?
Mentre la comunità di Treviso è in lutto per quanto accaduto in viale della Repubblica lunedì 3 giugno, gli inquirenti sono al lavoro per capire con chiarezza la causa che ha portato al tragico incidente stradale
La comunità di Treviso, in questi ultimi due giorni, è stata sconvolta dalla tragica morte di Giulia Mauri, 38enne impiegata e appassionata di karate che, nella giornata di lunedì 3 giugno 2024, è stata investita da un camion con gru guidato da un 24enne, venendo poi trascinata dal mezzo nel fiume Botteniga.
La 38enne, a seguito dei traumi multipli riportati, si è spenta poche ore dopo l'incidente all'ospedale Ca' Foncello.
L'autista del furgone, quindi, è stato iscritto nel registro degli indagati per l'ipotesi di reato di omicidio stradale.
La Polizia Locale si sta occupando di ricostruire la dinamica dell'accaduto, facendo chiarezza sulla causa che ha portato all'investimento: all'iniziale ipotesi di un malore del 24enne alla guida del camion con gru, si sarebbe aggiunta in queste ore anche la pista di una distrazione dovuta all'utilizzo del cellulare.
Morte Giulia Mauri, l'autista del furgone: malore o distrazione da cellulare?
Malore o distrazione dovuta all'uso del cellulare?
E' a questa domanda a cui gli inquirenti stanno cercando di trovare risposta sulla tragica vicenda che ha portato alla morte di Giulia Mauri, 38enne che, intorno alle 13,20 del pomeriggio di lunedì 3 giugno 2024, è stata investita da un camion con gru mentre stava pedalando in sella alla sua bici lungo viale della Repubblica a Treviso.
L'autista del furgone, un giovane di 24 anni dipendente della Site, azienda di manutenzione, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura per omicidio stradale. I rilievi sul sinistro, invece, sono affidati alla Polizia Locale di Treviso, intervenuta per prima sul luogo dell'incidente.
Per avere un quadro chiaro della situazione, tuttavia, ci vorrà del tempo perché tanti sono gli elementi da prendere in considerazione. Innanzitutto, bisognerà confrontare le diverse testimonianze delle persone presenti al momento dell'investimento. Importante sarà anche visionare i filmati delle telecamere di videosorveglianza per capire con precisione la dinamica dei fatti, compresa velocità e traiettoria del furgone prima dello schianto finale nel fiume Botteniga. Tutti questi elementi saranno decisivi per capire la ragione che ha portato al tragico incidente stradale e quindi per comprendere perché l'autista del furgone abbia sbandato, travolgendo Giulia.
Proprio su questo aspetto, gli inquirenti hanno eseguito anche dei test tossicologici sul 24enne, il quale, proprio a seguito dell'accaduto, è uscito dall'acqua del Botteniga fortemente sotto choc. Quest'ultimo, fin da subito, ha dichiarato di non essersi accorto di nulla. Inizialmente si è fatta così largo la pista di un malore improvviso, circostanza che avrebbe portato l'autista del furgone a perderne il controllo, scatenando a catena il fuori strada e l'investimento della 38enne.
Nelle ultime ore, tuttavia, si sarebbe fatta largo anche una seconda ipotesi e cioè quella che riguarda una possibile distrazione del 24enne dovuta all'utilizzo del cellulare. Le indagini, attualmente, sono ancora nelle fasi iniziali, ma proprio per questo motivo non si può escludere alcun elemento. Lo smartphone dell'autista del furgone verrà infatti analizzato per capire se sia stato utilizzato proprio nel momento del sinistro.