Non si ferma all'alt e rischia di investire un carabiniere: inseguimento da film nella notte
E' successo stanotte a Postioma, lungo la Feltrina. Bloccato alla fine e arrestato un 32enne di origini brasiliane.
Per evitare il posto di controllo rischia di investire un Carabiniere e si è dato alla fuga: raggiunto e bloccato al termine di un inseguimento notturno sulla Feltrina.
Non si ferma all'alt e rischia di investire un carabiniere
I Carabinieri della Stazione di Paese hanno tratto in arresto un cittadino 32enne di origini brasiliane, D.M.H., dimorante nel veneziano, per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale.
I fatti si sono verificati nella nottata appena trascorsa, verso le 01.50 odierne, quando una pattuglia di militari dell’Arma che si era posizionata a Postioma, lungo la Strada Regionale 348 in direzione Montebelluna – Treviso per l’effettuazione di un posto di controllo della circolazione stradale, intimava l’“alt” ad una Citroen C4 che stava sopraggiungendo.
L'inseguimento
Il conducente dell’autovettura in questione, anziché fermarsi, continuava la propria corsa manovrando pericolosamente il veicolo verso l’operatore dell’Arma, un Vicebrigadiere che con prontezza di riflessi indietreggiava riuscendo a evitare l’impatto, quindi cadeva a terra sullo spiazzo erboso adiacente alla sede stradale, fortunatamente senza riportare lesioni.
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Il sottufficiale, immediatamente ripresosi, si rialzava e si poneva alla guida mentre il commilitone allertava dell’accaduto la Centrale Operativa montebellunese: la pattuglia riusciva dopo breve tempo ad avvistare il fuggitivo che superava svariati incroci della SR.348 (viale Padre Agostino Gemelli) a velocità sostenuta, per imboccare infine, a luci spente, la via Negrelli in località Castagnole di Paese, ove arrestava la marcia, forse nella speranza di non essere individuato.
Tradito dalla frenata
A “tradire” lo straniero, nella circostanza, proprio la frenata per imboccare la citata via e la conseguente accensione degli “stop” posteriori, notati in lontananza dai militari che lo stavano inseguendo e che riuscivano, infine, a raggiungerlo.
La pattuglia procedeva quindi al controllo e all’identificazione degli occupanti della Citroen C4: l’arrestato, alla guida, ed il passeggero, anch’esso di origini sudamericane, entrambi già noti alle Forze dell’Ordine, il primo per reati contro il patrimonio e la persona, il secondo per una serie di violazioni al Codice della Strada.
D.M.H. veniva quindi condotto in caserma (ove venivano esperiti anche alcuni approfondimenti - tutt’ora in corso - sui documenti di guida e di circolazione esibiti dallo straniero agli operanti) ed infine associato alla Casa Circondariale di Treviso, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nessun provvedimento è stato, invece, al momento assunto a carico del passeggero del veicolo pirata.