La replica

Polemica Palio Montebelluna, Palumbo risponde al sindaco: "Sbigottito, ma ora ci risponda"

Il presidente dell'Ente Palio replica a stretto giro alle dure parole del sindaco: "Non faccio il fenomeno, Favero dica se è d'accordo di attendere luglio per decidere".

Polemica Palio Montebelluna, Palumbo risponde al sindaco: "Sbigottito, ma ora ci risponda"
Pubblicato:
Aggiornato:

Il presidente dell'Ente Palio risponde a stretto giro alle dure parole del sindaco Favero.

Botta e risposta

E il botta e risposta continua. Arriva a strettissimo giro la risposta del presidente dell'Ente Palio di Montebelluna, Nicola Palumbo, alle parole pesanti del sindaco, Marzio Favero, nei suoi confronti. Una polemica che, innescata da alcuni rilievi dello stesso Palumbo e da una decisa esortazione all'Amministrazione comunale circa il destino dell'edizione 2020 della manifestazione, ha preso ora una piega di scontro aperto tra i due protagonisti. Un dissidio che la replica del presidente dell'Ente Palio, appena confezionata, difficilmente sanerà.

"Leggo sbigottito la risposta del Sindaco che stranamente perde il suo abituale aplomb per accusarmi di chissà che fuga in avanti o di appartenere a chissà quale teoria negazionista o no vax - ha scritto Palumbo -  Uno scivolone che stride fortemente con la personalità di cultura che ho sempre conosciuto e frequentato in questi anni. Sono da sempre in prima linea favore della scienza. E' errato, grave e fuori contesto accusare, direi pure offendendo, una persona che rappresenta una comunità di volontari e che chiede solo una risposta.

Polemica Palio Montebelluna, Palumbo risponde: "Sbigottito, ma ora ci risponda"

L'accusa: "Non faccia il fenomeno"

Nella sua reprimenda il primo cittadino ha invitato Palumbo "a non fare il fenomeno". Ecco la risposta:

"Nessuno vuole fare il fenomeno. Coordino l'Ente Palio da 4 anni, dopo essere subentrato in una situazione complessa. In questo periodo ho sempre lavorato in stretta collaborazione con l'Amministrazione Comunale, direi con reciproca soddisfazione. Conosco le dinamiche organizzative e umane del Palio meglio di tutti, proprio perché le vivo quotidianamente da molto tempo. Esiste una grave minaccia per il futuro della manifestazione e non parlo dell'edizione 2020.

E ancora:

"Comprendo il momento di tensione, l'emergenza Coronavirus è piombata nelle vite di tutti senza preavviso, stravolgendo ogni aspetto della nostra quotidianità - prosegue Palumbo - Essere Sindaco al tempo del Covid19 non deve essere facile. Per questo non intendo proseguire con una polemica di basso livello che non fa onore a nessuno".

La domanda delle "cento pistole"

"Una cosa chiedo: il Sindaco è d'accordo quando l'Ente Palio chiede di attendere il 14 Luglio, oppure no? Perchè nella sua disordinata accusa odierna, manca questo passaggio fondamentale per noi. Lo dica, sarebbe importante anche e soprattutto per non perdere tempo. Se il Sindaco non vuole fare il Palio, basta che faccia una cosa semplice: affermarlo senza melina. La palla passa a lui, per noi la linea è chiara e più volte ribadita: arriviamo a metà Luglio e valutiamo lo scenario. Se viceversa, come tutti ci auguriamo, la posizione del Sindaco e della sua Giunta fosse sulla stessa frequenza d'onda nostra, tanto meglio. Sarebbe, nel caso, l'affermazione che la politica sa ancora decidere non delegando ai tecnici le proprie prerogative".

Seguici sui nostri canali