All’alba di ieri, 2 dicembre 2025, i Carabinieri della Stazione di Zero Branco, supportati dai colleghi di Mogliano Veneto e Marcon, hanno eseguito cinque misure cautelari nei confronti di altrettanti 20enni ritenuti coinvolti in una violenta aggressione avvenuta nella notte tra il 22 e il 23 ottobre.
Si tratta di giovani residenti tra Mogliano Veneto e Marcon, tre dei quali già noti alle forze dell’ordine. Le misure, disposte dall’Autorità Giudiziaria di Treviso, prevedono per tutti l’obbligo di dimora nel Comune di residenza e il rientro notturno in abitazione dalle 22 alle 6.
Il raid, la trappola e la fuga
Secondo quanto ricostruito dai militari, il gruppo avrebbe organizzato un vero e proprio raid punitivo per recuperare un presunto debito legato agli stupefacenti.
La vittima, un 27enne residente a Zero Branco, era stata attirata con un pretesto in una zona isolata, dove i giovani, col volto coperto dai cappucci delle felpe, lo avevano colpito con calci e pugni, ferendo anche l’amico che era con lui.

Gli aggressori gli avevano sottratto portafogli e telefono, costringendolo poi a tentare più volte un prelievo al bancomat nelle vicinanze. La fuga del gruppo era stata immediata alla vista dei Carabinieri, allertati dalle urla percepite da alcuni passanti. La vittima ha così riportato una prognosi di dieci giorni.
La ricostruzione dell’accaduto
Decisive, per ricostruire l’accaduto, sono state le immagini delle telecamere della banca e delle vie di fuga, oltre alle testimonianze raccolte e a una chat su un social network dove, secondo gli investigatori, l’azione sarebbe stata pianificata nei dettagli. Due dei presunti autori erano già stati arrestati poche ore dopo l’aggressione.
L’attività dell’Arma prosegue per definire nel dettaglio il ruolo di ciascun componente del gruppo coinvolto.