San Zenone degli Ezzelini, presentata l'Operazione ripartenza: ecco la strategia urbanistica per superare l’emergenza
Il sindaco Marin illustra la strategia per superare l’emergenza. Favorite le iniziative urbanistiche sul territorio connesse con l’apertura della SPV.
Presentato ieri in consiglio comunale (online) il Documento programmatico del sindaco Marin che anticipa il prossimo Piano Interventi.
Consiglio comunale online
Operazione “ripartenza”: così l’ha definita nel corso dell'ultimo consiglio comunale online di San Zenone, il sindaco Fabio Marin, riferendosi a quell’insieme di misure strategiche dal punto di vista urbanistico contenute nel Documento programmatico del sindaco illustrato ieri nel corso della seduta. Spiega il sindaco, Fabio Marin:
“In questo periodo di emergenza sanitaria che porta con sé una crisi sociale e anticipa una crisi economica di portata internazionale, l’amministrazione comunale crede che il nuovo Piano Interventi possa rappresentare non solo una iniezione di fiducia per la cittadinanza, ma anche uno strumento concreto di ripartenza, capace di dare risposte concrete ai cittadini e rappresentare un volano per la ripresa produttiva economica. E’ una convinzione che non nasce dal nulla perché, nonostante il periodo complesso, in questo periodo in Comune diverse sono le istanze edificatorie pervenute, anche da parte di giovani e giovani coppie che, con fiducia e speranza, passata l’emergenza, intendono rimboccarsi le maniche e concretizzare i piccoli, grandi sogni che avevano in serbo prima della pandemia”.
Un primo step
Quello illustrato ai consiglieri dal sindaco Marin costituisce il primo step operativo che porterà alla redazione del secondo Piano degli Interventi e rappresenta il documento clou con cui il primo cittadino stabilisce gli obiettivi che l’amministrazione comunale intende perseguire durante il mandato rispetto alla pianificazione del territorio. In primis quello di adeguare e recepire la legge regionale 14/2017 sul consumo del suolo che ha fissato per il Comune di San Zenone la possibilità di edificare il territorio fino al 2050 per ulteriori 16 ettari circa. A tal riguardo, nella seduta di ieri il consiglio ha preso atto della limitazione regionale e, con la variane al Pati, ha perimetrato il consolidato, cioè “fotograto” lo stato edificatorio reale ad oggi nel Comune di San Zenone.
Il commento dell'assessore Tombolato
Spiega l’assessore all’urbanistica, Filippo Tombolato:
“In questa logica di contenimento del consumo del suolo, tra le varie azioni, il Comune favorirà la riqualificazione dei siti degradati e gli interventi di demolizione di opere incongrue con ripristino del suolo naturale o seminaturale e similmente favorirà quei giovani che intendano riconvertire fabbricati agricoli in residenza, dando vita a forme di salvaguardia, valorizzazione e riutilizzo degli immobili esistenti in zona agricola. Per questi casi saranno previste agevolazioni sia in termini di perequazione che di riduzione degli oneri edificatori. Va detto anche che da tempo l’amministrazione comunale ha intrapreso il dialogo con diversi interlocutori privati con l’intento di portare a termine la riqualificazione di aree dismesse, così come, attraverso lo strumento dell’accordo pubblico-privato saranno favoriti gli interventi di riqualificazione delle aree e di edifici fatiscenti presenti nelle zone centrali e, con il nuovo Piano Interventi saranno favoriti, inoltre, tutti quegli interventi finalizzati a migliorare le situazioni in cui la copresenza di tessuto residenziale e di attività produttive risultano inconciliabili”.
Aggiunge il sindaco Marin:
“Tra le linee guida strategiche, uno spazio di rilievo è quello dedicato alle opportunità e ai rischi connessi con l’apertura della Superstrada Pedemontana Veneta che lambisce il territorio sanzenonese nella parte sud, a Ca’Rainati. Con il secondo Piano degli Interventi intendiamo promuovere una serie di azioni volte non solo a salvaguardare e a mettere in sicurezza il centro di Cà Rainati e di San Zenone, ma anche a promuovere e favorire accordi pubblico-privati in grado di dare avvio a quella che abbiamo pensato possa diventare una Cittadella del terziario e dell’innovazione, nei pressi del casello ai confini con il territorio di Spineda di Riese Pio X. Il Piano Interventi terrà anche conto delle potenzialità di sviluppo turistico connesse con l’apertura della SPV nonché a quella di una crescita dell’edilizia residenziale a scopo familiare e a favore dei giovani”.
Infine il Piano degli Interventi sarà adeguato al Piano Comunale delle Acque attualmente in corso di perfezionamento. Gli obiettivi sopra descritti troveranno sviluppo nella redazione del Piano Interventi assieme alle istanze che giungeranno dalla popolazione (quali la creazione di nuove aree fabbricabili o di stralcio delle stesse per non pagare l'IMU, vincolare aree di pregio ambientale, creazione di nuovi sentieri/percorsi ambientali e non, nuove strade, aree verdi, parcheggi...).
Questi i prossimi step:
- Invio del Documento del Sindaco a Consorzio Piave, Contarina, Enel, Telecom, AP Reti Gas, Arpav, Provincia, Regione, tutte le Associazioni comunali, etc (Questa fase si chiama concertazione)
- Raccolta istanze da parte dei cittadini attraverso specifico un avviso pubblico
- Analisi delle domande pervenute (giunte da cittadinanza ed enti territoriali)
- Stesura del Piano Interventi con inserimento delle domande accoglibili
- Adozione del Piano Interventi (prevista nel corso dell’estate)
- Pubblicazione del Piano Interventi e di raccolta osservazioni
- Approvazione del piano (prevista nel corso dell’autunno).
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