Silvia Romano, frase shock da Asolo: "Impiccatela". Il sindaco: "Inaccettabile"
Il commento del consigliere di minoranza Nico Basso censurato da Facebook. Cittadini indignati e il sindaco stigmatizza: "Asolo è libertà e accoglienza".
Commento decisamente sopra le righe sulla liberazione di Silvia Romano del consigliere di Asolo, Nico Basso.
Bloccato da Facebook
Una frase shock postata sul suo profilo Facebook gli è costata il blocco (oltre alla rimozione del post stesso). E ora in molti chiedono che oltre ai provvedimenti presi dal social network, ce ne siano altri e, anzitutto una presa di coscienza autonoma con le relativa dimissioni dalla carica di consigliere comunale (di minoranza) di Asolo. A finire nuovamente nell'occhio del ciclone per le sue intemperanze verbali è Nico Basso, che ha deciso di intervenire in modo decisamente scomposto sul caso del momento: la liberazione della cooperante Silvia Romano e il suo rientro ieri, domenica 10 maggio 2020, in Italia.
Le polemiche
Un rientro che nelle ore successive ha finito col diventare "controverso" a causa delle numerose polemiche sulla presunta cifra pagata per liberare la giovane italiana, che nel frattempo ha ammesso di essersi convertita all'Islam, ma anche e sopratutto su quest'ultima scelta di Silvia (o Aisha come ha detto di volersi chiamare ora). In tanti si sono lasciati andare a commenti fuori luogo e frasi scomposte e tra questi anche lo stesso Basso, peraltro non nuovo a simili sortite, che riprendendo un altro post sull'argomento ha utilizzato una frase shock: "Impiccatela". Un commento decisamente sopra le righe che in poco tempo è stato rimosso da Facebook, che sembra abbia anche bloccato la pagina del consigliere comunale, di cui ora sono in molti cittadini asolani a chiedere le dimissioni. "Non ci rappresenta, non può più stare al suo posto".
La presa di posizione del sindaco Migliorini
E poco fa anche il sindaco, Mauro Migliorini, è intervenuto affidando la sua posizione a un post in cui prende le distanze e stigmatizza la frase di Basso:
Egr. Consigliere Basso, Carissimo Nico, ho avuto modo stamattina di vedere il post pubblicato sul rilascio della cooperante Silvia Romano. Non è mia intenzione entrare nel merito delle libere opinioni che ciascuno di noi da privato cittadino può farsi, tuttavia mi corre l’obbligo, quale Presidente del Consiglio Comunale e Sindaco della Città di Asolo, di ricordare a noi tutti che dal momento in cui sediamo nei tavoli del Consiglio, sia di maggioranza che di minoranza, non siamo più solo privati cittadini ma rappresentanti delle istituzioni dello Stato Italiano e della comunità della nostra città. Asolo è da sempre una Città che nel suo dna porta libertà e accoglienza: esternazioni d’odio, offese alla dignità e alla vita non sono contemplabili né accettabili se vogliamo avere rispetto per noi come pubblici rappresentanti del Consiglio Comunale e come cittadini della nostra comunità".
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