Sollevata dall'incarico: la maestra "no mask" non rientrerà in classe
Si conclude la vicenda di Sabrina Pattarello, la maestra negazionista della scuola primaria Giovanni XXIII.
Sollevata dall'incarico: Sabrina Pattarello, la maestra "no mask" della scuola primaria Giovanni XXIII, non rientrerà in classe.
Sollevata dall'incarico: Sabrina Pattarello non rientrerà in classe
Lo scorso 13 gennaio è stato il suo ultimo giorno da docente alla Scuola primaria Giovanni XXIII. Sabrina Pattarello, finita agli onori della cronaca lo scorso dicembre per la sua sortita shock con la quale invitava i bambini a "togliersi le mascherine, tanto non servono perché muoiono solo i vecchi, è stata licenziata.
La decisione arriva dal Ministero, dopo l'apertura di un procedimento disciplinare, che ha stabilito che chi non indossa i presidi di protezione individuale e fa disinformazione in aula non può sedere dietro una cattedra.
Ma cosa è successo?
Il caso a Treviso scoppia lo scorso 14 dicembre quando la maestra, assunta come supplente, si era presentata in classe e davanti agli alunni aveva pronunciato la frase shock: "Non indossate la mascherina, bambini, tanto di Covid muoiono solo i vecchi". E per convincere i piccoli studenti, la docente aveva dato per prima l'esempio, non indossando alcuna protezione.
Ne è nata la segnalazione dei genitori e degli stessi colleghi della donna e un presidio dei genitori di fronte alla scuola. Da lì una breve sospensione alla docente, che sembrava il preludio di un allontanamento definitivo. Macché. L'insegnante negazionista, al rientro dalle vacanze natalizie, l'11 di gennaio si è ripresentata a scuola, entrando regolarmente alle 8, sempre sprovvista di mascherina ma protetta da una visiera.
Non appena appresa la notizia i genitori hanno inscenato una nuova protesta di fronte ai cancelli della primaria. Alcuni hanno addirittura portato via i figli. La donna aveva anche esibito un certificato medico, con cui faceva presente ai referenti dell'istituto di non poter indossare la mascherina per problemi respiratori. La scelta di non mettere però altri dispositivi di protezione le era costata appunto un primo provvedimento disciplinare.
Sulla vicenda era intervenuto anche il sindaco di Treviso, Mario Conte, che lo scorso dicembre, quando esplose il caso, fu tra i primi ad effettuare un sopralluogo nell'istituto, accompagnato dalla Polizia locale, per verificare di persona la situazione. Coinvolgendo poi direttamente anche il Prefetto.
Ora la decisione del Ministero: Sabrina Pattarello è stata sciolta dall'incarico.
Il commento dell'onorevole trevigiano Raffale Baratto (FI)
“Lascia sgomento il caso della maestra di Treviso che invitava gli alunni a non indossare le mascherine e a non rispettare le norme anticontagio. Denunciata dai genitori, è stata prontamente licenziata. Siamo in piena pandemia, non facciamo moralismi fini a se stessi, occorre responsabilità a tutela di se stessi e degli altri. Un ragionamento però più ampio deve portarci anche a riflettere sul fatto che la popolazione va ancora sensibilizzata sul pericolo di contagiosità di questo virus e sull’adesione quanto più ampia possibile alla campagna di vaccinazione. Un appello che, da cittadino e da deputato, faccio alle persone e agli amministratori, ma anche una esortazione al commissario Arcuri affinché alle regioni arrivino velocemente quante più dosi possibili di vaccino. Oggi, stando ai numeri forniti, facciamo 60000 vaccinazioni al giorno e siamo ancora completamente fuori dai piani presentati. C’è bisogno di buonsenso da parte dei cittadini ma anche di risposte rapide da parte della politica. Il virus corre veloce, noi dobbiamo anticiparlo se vogliamo sconfiggerlo”.
Così in una nota il deputato di Forza Italia, Raffaele Baratto.