Il report

Confartigianato AsoloMontebelluna, bilancio 2021 e sguardo al futuro: "Ripresa e cambiamento parole d'ordine nel 2022"

I dati confermano che l’area Asolo Montebelluna è particolarmente dinamica, pur in un contesto di grande difficoltà e cambiamento.

Confartigianato AsoloMontebelluna, bilancio 2021 e sguardo al futuro: "Ripresa e cambiamento parole d'ordine nel 2022"
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Bilancio 2021 ma con uno sguardo già al 2022 per Confartigianato Imprese AsoloMontebelluna.

I numeri

  • L’area. Confartigianato Imprese AsoloMontebelluna si estende su 24 Comuni all’interno della provincia di Treviso, compresi tra Borso del Grappa a Nervesa della Battaglia e tra Trevignano a Segusino. Un’area che mostra da sempre la propria vitalità imprenditoriale, con tassi di crescita, sviluppo e innovazione sopra la media.
  • Il periodo. I dati che vi sottoponiamo riguardano i primi nove mesi del 2021, messi a confronto con i primi nove mesi del 2020 per avere una comparazione omogenea. La banca dati dalla quale abbiamo elaborato questi dati è quella di Camera di Commercio Treviso-Belluno.
  • Demografia d’impresa. Quanto al numero di imprese il territorio dei 24 Comuni registra un +194 unità locali e +390 nuovi addetti assunti nell’area, che portano i totali rispettivamente a 19.215 unità locali e 59.689 addetti. Nelle unità locali gli incrementi maggiori si evidenziano a Montebelluna (+47 unità locali), Asolo (+27) e Pederobba (+22). Considerando gli addetti, in testa ci sono Volpago del Montello (+164 addetti nei nove mesi 2021 rispetto ai nove mesi 2020), Caerano di San Marco (+153) e Altivole (+131). A livello assoluto, il podio è occupato da Montebelluna (3.922 unità locali e 12.413 addetti), Valdobbiadene (1.765 unità locali e 4.133 addetti) e Asolo (1.173 unità locali e 3.924 addetti).
  • Indice di potenzialità economica. Altro dato importante viene dall’indice di potenzialità economica (unità locali attive / popolazione), pari a 11,5, superiore di un 0,3 rispetto alla media provinciale. Valdobbiadene detiene l’indice più alto: 17.
  • Indice di attività produttiva. Cresce anche l’indice di attività produttiva (addetti / popolazione): da 35,5 a 35,8. Segusino ha l’indice più alto: 48,8, seguito da Pederobba e Altivole.
  • Peso dell’artigianato. Di particolare rilevanza infine, la percentuale di addetti artigiani rispetto al totale degli addetti: ben 18 Comuni dell’area di Asolo-Montebelluna superano la media provinciale (19,84%). A Cavaso del Tomba e Pieve del Grappa, gli addetti artigiani rispetto al totale degli occupati sfiorano il 40%.

Tutti questi dati confermano che l’area Asolo Montebelluna è particolarmente dinamica, pur in un contesto di
grande difficoltà e cambiamento.

Leggi qui il report completo dell'attività 2021

I temi del 2022

Le parole chiave di quest’anno saranno ripresa e cambiamento. Ripresa perché dopo due anni di pandemia, diversi mesi di lockdown, grandi preoccupazioni per la salute pubblica e le prospettive economiche generali, la nostra area mostra caratteristiche di grande versatilità e adattabilità al cambiamento.

Non mancano naturalmente le preoccupazioni. Su tutte l’aumento del costo dell’energia e delle materie prime, che hanno messo in grave difficoltà le nostre imprese e che rischiano di essere trasferite sul mercato finale con ripercussioni anche inflattive, come i recenti dati dimostrano.

Non minore è il problema della carenza di manodopera. Un po’ in tutti i settori ci viene segnalata una grave difficoltà nel reperimento di personale, soprattutto qualificato e specializzato. Tra i settori che maggiormente avvertono questa carenza c’è la filiera della casa e i trasporti.

Nel settore edile e in generale nel comparto casa la situazione, che rappresentano una buona fetta della base
associativa di Confartigianato AsoloMontebelluna si registra una grande effervescenza, anche legata agli stimoli del Superbonus 110 % e degli altri Bonus. Soprattutto il primo è tuttavia ostacolato da un’eccessiva burocrazia che sta
facendo desistere molti dall’affrontare la procedura.

Pur consapevoli delle ragioni che hanno indotto il Governo a intraprendere questa strada, a nostro parere i Bonus devono avere un carattere strutturale e duraturo e non essere considerate misure spot.

Quali sono dunque le prospettive del 2022?

Guidare la ripresa, accompagnando le imprese nel percorso di crescita e miglioramento delle performance organizzative, di crescita sui mercati e dei margini di redditività. La seconda non meno importante sfida è quella del cambiamento. La pandemia, al di là dei suoi effetti devastanti sul piano della salute, sta producendo una serie di accelerazioni che investiranno tutti i campi dell’economia e della vita quotidiana delle persone e dei territori. Dobbiamo perciò essere consapevoli che anche le imprese artigiane dovranno affrontare nei prossimi mesi cambiamenti di approccio ai mercati e ai processi produttivi stessi. Non devono restare indietro.

L’Associazione sta dedicando a quest’area molte energie e molte risorse per offrire alle imprese sportelli sempre più dedicati e approcci sempre più professionali al cambiamento, sfruttando tutte le occasioni che si possono aprire nel processo di modernizzazione dell’economia e dei mercati.

La  struttura

L’Associazione nel corso del 2021 ha attraversato alcuni cambiamenti significativi. Il pensionamento del suo storico direttore, Claudio Faganello, con l’assegnazione dell’incarico a Valter Cietto, che con Faganello aveva condotto la fusione dei due mandamenti nel 2009. È stata inoltre inserita la figura di vice direttore nella persona di Matteo Berno, finora alla guida dell’area Ambiente e Sicurezza.

Con l’ultimo scorcio dell’anno e l’inizio del nuovo è stato avviato un processo di riorganizzazione complessiva, allo scopo di migliorare la risposta alle nuove esigenze del mercato. All’interno di questo processo, un costante aggiornamento viene riservato al personale rispetto a bandi, contributi, ristori, informative. A conferma di ciò, si segnala il risultato molto lusinghiero raggiunto dagli uffici di Confartigianato nel corso del 2021, che ha registrato contributi per oltre due milioni di euro a favore delle imprese associate, oltre ai 357 mila euro di risparmi ottenuti da 130 nostre imprese nel campo degli esoneri Inps.

Inoltre, sul fronte del credito agevolato, grazie all’intervento del Consorzio Veneto Garanzie e alla sensibilità delle amministrazioni comunali, l’intermediazione dell’associazione ha portato all’approvazione di 67 finanziamenti, per un totale di oltre 1,6 milioni di euro in tre territori di riferimento: Montello, Pedemontana e Valdobbiadenese.

Tra i progetti che l’associazione porterà avanti nell’immediato futuro:

  • la valorizzazione dell’impresa artigiana, con un progetto dedicato ai soci artigiani (“cuore Artigiano”) ed anche collaborando con amministrazioni comunali e scuole per offrire a giovani e famiglie l’opportunità di riscoprire l’etica, il valore dei mestieri artigiani e le potenzialità della nostra imprenditoria
  • l’attenzione all’imprenditorialità giovanile, con iniziative nelle scuole in cui Confartigianato andrà a spiegare come l’avvio di una propria attività imprenditoriale, meglio se dopo un’esperienza lavorativa in azienda, sia una scelta lavorativa importante e che dà grandi possibilità di crescita;
  • la valorizzazione del territorio, collaborando al progetto Mab Unesco e sviluppando nuove progettualità con il mandamento di Bassano e il vicentino, ora più vicino grazie alla superstrada pedemontana.
  • l’implementazione del network tra le imprese associate, grazie all’organizzazione di matching e occasioni di incontro e scambio di buone pratiche.
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