Rissa di Conegliano

Erikson ancora grave in ospedale, la sua azienda si stringe a lui: "Bravo operaio, mai stato violento"

La nota arrivata dal Gruppo ITQ srl con sede a Spresiano, in cui il 21enne lavora dallo scorso maggio: "Noi vicini a lui, siamo una famiglia".

Erikson ancora grave in ospedale, la sua azienda si stringe a lui: "Bravo operaio, mai stato violento"
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Un messaggio per far sapere a tutti chi è il povero Erikson, 21enne in ospedale dopo la violenta rissa di Conegliano. Lo ha inviato il Gruppo ITQ srl per cui lavora come operaio.

La nota dell'azienda

"Vi scrivo in quanto il povero ragazzo Erikson Kotarja, che venerdì scorso è stato vittima della violentissima rissa di Conegliano, è un nostro dipendente dall'inizio di maggio con regolare permesso di soggiorno".

La nota, arrivata oggi, giovedì 23 luglio 2020, in redazione, è firmata dal legale rappresentante dell'azienda Gruppo ITQ srl, con sede a Spresiano, realtà che si occupa di riqualificazioni ambientali, con particolare riguardo alla bonifica di siti contaminati, bonifica delle discariche, bonifica di amianto a matrice compatta e friabile, strip-out e demolizioni. E dove appunto lavora lo sfortunato 21enne, cittadino albanese residente in provincia di Venezia ma di fatto domiciliato a Conegliano, che ha avuto la peggio e che si trova tuttora ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Conegliano.

Erikson ancora grave in ospedale, la sua azienda si stringe a lui: "Bravo operaio, mai stato violento"

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Un messaggio di vicinanza e umanità

"In questo breve tempo ha dimostrato serietà ed impegno in ogni mansione a lui data, ha solo 21 anni, la sua famiglia è lontana e ci sentiamo in dovere di farvi sapere che, oltre ad un bravo operaio, è un ragazzo con un forte spirito di adattamento al lavoro di gruppo ed è dotato di una spiccata vena artistica, a cui dedica gran parte del suo tempo libero", scrive ancora l'azienda.

Un messaggio denso di umanità e vicinanza nei confronti di un ragazzo giovane ma che già si era fatto benvolere da tutti nella nuova realtà lavorativa.

"Non siamo a conoscenza di che cosa abbia scatenato la lite, nonostante altri nostri colleghi fossero lì con lui, ma possiamo dire con certezza che mai nel nostro Gruppo ci sono stati in generale episodi di violenza né tanto meno di razzismo. Nello specifico Erikson non ha mai avuto atteggiamenti violenti o non conformi alle direttive interne o sulla sicurezza".

"Non solo un collega, qui siamo una famiglia"

E la nota prosegue:

Per noi Erikson non è solo un dipendente, ma è parte integrante di una squadra unita e la sua mancanza è davvero importante. Monitoriamo ogni giorno la sua situazione di salute recandoci all'ospedale di Conegliano, perché non siamo solo colleghi, in questa azienda tutti siamo una famiglia".

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