Infortuni sul lavoro, un portale per le denunce anonime: è polemica. Zanoni (Pd): "Strumento per salvare vite"
Il "form" messo a disposizione da Filca Cisl sul suo sito. Critiche di Ance ma il Pd replica: "Nessuna caccia alle streghe".
Un "form" anonimo per denunciare situazioni di insicurezza o irregolarità sui luoghi di lavoro. Lo mette a disposizione sul suo sito la Filca Cisl ed è polemica. Zanoni (Pd): "E' doveroso".
Infortuni sul lavoro, un portale per le denunce anonime
Filca CISL ha messo a disposizione sul suo sito internet un “form” contatti per segnalare le situazioni di irregolarità e insicurezza sui luoghi di lavoro. L'iniziativa si chiama "Un segnale per la vita" e intende contrastare il dilagante fenomeno delle cosiddette "morti bianche".
"Le segnalazioni verranno consegnate via Email in forma “ANONIMA” ad un nostro responsabile e saranno oggetto di intervento sindacale o di segnalazione alle istituzioni. Vi preghiamo di utilizzare questo strumento solo ed esclusivamente per segnalare situazioni anomale o di disagio del mondo del lavoro - si legge sul sito del sindacato - Segnala con precisione qualsiasi informazione che può essere utile per il nostro intervento. Se lo ritieni puoi segnalarci anche il tuo contatto, non sarà in ogni caso rivelato.
Critiche da Ance e non solo all'iniziativa
Un'iniziativa che non ha mancato di suscitare qualche polemica, a cui controbatte subito il Pd Veneto.
“Credo che il sito per denunciare anche in forma anonima le irregolarità nelle fabbriche e nei cantieri non sia solo utile, ma doveroso. Non c’è nessuna gogna, dobbiamo pensare a come salvare vite: 16 morti nel 2021 solo in provincia di Treviso è un numero enorme”.
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Zanoni: "Doveroso, nessuna caccia alle streghe"
Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, torna sull’iniziativa della Filca Cisl di Treviso e Belluno per contrastare la piaga degli incidenti sul lavoro.
“Le segnalazioni ricevute (sia via internet alla pagina ‘Un segnale per la vita’ presente sul sito www.filcaveneto.it, che tramite whatsapp 338.5364980 per la provincia di Treviso e 335.5710130 per quella di Belluno) saranno filtrate e verificate dagli operatori sindacali che poi interverranno direttamente per valutare le varie situazioni di rischio, chiedendo il supporto delle autorità se necessario. Non c’è quindi nessun attacco indiscriminato o caccia alle streghe. Anzi è bene che laddove non arrivano le istituzioni, anche per la carenza di ispettori, ci siano i rappresentanti dei lavoratori e mi auguro che l’iniziativa venga estesa alle altre province”.
“È giusto denunciare, anche in forma anonima, situazioni di illegalità pericolose per i lavoratori, evitando incidenti per i quali possono restare disabili a vita oppure morire - insiste Zanoni - Semmai dovremmo chiederci perché si ha paura a farsi avanti. Al presidente dell’Ance Ghiotti, che contesta questa iniziativa, dico ‘male non fare paura non avere’, le imprese rispettose delle leggi e della vita dei propri dipendenti non devono temere. Esiste inoltre una Direttiva europea sul Whistleblowing (2019/1937), pubblicata a dicembre 2019 che prevede l’adozione di misure a tutela di tutti coloro che segnalano un illecito del diritto dell’Unione così come l’implementazione obbligatoria di canali di segnalazione all’interno di aziende e organizzazioni con più di 50 dipendenti. Qui parliamo, semplicemente, di applicazione della legge. E nessuno dovrebbe essere contrario”.