Accoltellò Marta senza pietà, il giovane aggressore (condannato) già libero e all'estero per un "errore di notifica"
Scaduti i termini della custodia cautelare, si è verificato un errore di notifica che ha reso libero il giovane. Il quale si è subito reso irreperibile.
Pasticcio burocratico, nonostante la condanna a 6 anni e 8 mesi (poi ridotta in Appello) l'aggressore di Marta Novello è libero. Scatta un'ispezione ministeriale.
Accoltellò Marta senza pietà, il giovane aggressore (condannato) già libero e all'estero per un "errore di notifica"
Aveva ridotto in fin di vita con una serie di coltellate la 26enne Marta Novello, studentessa che faceva jogging a Mogliano Veneto. Ora, dopo una condanna (con rito abbreviato) a 6 anni e 8 mesi - poi ridotta in Appello - per i reati di tentato omicidio e rapina, si scopre che il 15enne autore dell'efferato gesto è già libero e con ogni probabilità all'estero, dove lavora la madre.
Era il 22 marzo del 2021 quando il giovane, sostenendo poi di avere scelto una vittima a caso, si era reso protagonista di una brutale aggressione nei confronti della 26enne che stava facendo attività fisica in frazione Marocco, a Mogliano. Il 21 luglio scorso la scadenza dei termini di custodia cautelare, con la contestuale richiesta del Pubblico ministero di trasferire il giovane dalla cella in una comunità.
Ma ecco che tra le pieghe della burocrazia si insinua l'errore di notifica che lascia di fatto libero il ragazzo. Il quale non ci ha pensato due volte rendendosi subito irreperibile. E accrescendo così un profondo senso di amarezza nella vittima dell'aggressione e nei suoi familiari.
Sulla vicenda però si è subito mossa la politica, a partire da un'interrogazione urgente presentata dal deputato veneto di Forza Italia, Pierantonio Zanettin. Che ha sortito l'effetto sperato, in quanto il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, ha incaricato l'Ispettorato di "svolgere i necessari accertamenti preliminari, formulando all'esito valutazioni e proposte".