GIALLO DI VIDOR

Caso Alex Marangon: i genitori querelano gli organizzatori del rito sciamanico in cui si usarono stupefacenti

Secondo gli esami tossicologici, il giovane aveva assunto ayahuasca, un decotto di liane e altre erbe amazzoniche dagli effetti psicotropi

Caso Alex Marangon: i genitori querelano gli organizzatori del rito sciamanico in cui si usarono stupefacenti
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A tredici mesi dalla morte di Alex Marangon, il 25enne di Marcon deceduto a Vidor, il caso resta avvolto nel mistero. Nonostante il tempo trascorso, non risultano indagati e i familiari, stanchi dell’attesa, hanno deciso di presentare querela contro gli organizzatori del rito sciamanico durante il quale sarebbero state utilizzate sostanze stupefacenti.

I genitori di Alex querelano gli organizzatori del rito sciamanico

Secondo gli esami tossicologici, il giovane aveva assunto ayahuasca, un decotto di liane e altre erbe amazzoniche dagli effetti psicotropi. Un dato che contraddice quanto dichiarato inizialmente dai presenti, i quali avevano negato l’uso di quella sostanza.

Alex e il padre Luca

La famiglia, assistita dall’avvocato Stefano Tigani, ha così sporto querela contro i responsabili della cerimonia, la proprietaria dell’Abbazia di Santa Bona di Vidor (dove si sarebbe svolto il rito) e i due “curanderos” colombiani, che il giorno dopo la scomparsa di Alex si erano già resi irreperibili.

I genitori di Alex

Il fascicolo d’indagine, però, non ha ancora portato a svolte. Restano due le piste al vaglio: l’ipotesi di omicidio, sostenuta dai parenti della vittima, oppure la morte come conseguenza di altro reato, legata allo spaccio di sostanze stupefacenti.