Spresiano

Omicidio Anica Panfile, respinta l'istanza di scarcerazione di Battaggia

La difesa aveva sollevato dubbi sulla validità dell'autopsia eseguita sul corpo della vittima

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Resterà in carcere Franco Battaggia, il 78enne accusato di omicidio e tentata soppressione di cadavere aggravata di Anica Panfile, la 30enne uccisa a Spresiano lo scorso 21 maggio 2023 e gettata nelle acque del Piave.

Respinta l'istanza di scarcerazione di Battaggia

Il Gip di Treviso, Carlo Colombo, ha respinto l'istanza di scarcerazione del 78enne di Arcade, Franco Battaggia.

Franco Battaggia davanti a casa

La difesa aveva sollevato dubbi sulla validità dell'autopsia eseguita sul corpo di Anica Panfile, sostenendo che l'esame fosse stato svolto senza che Battaggia potesse nominare un consulente di fiducia.

Il giudice ha però chiarito che, al momento dell'incarico per l'accertamento autoptico, non vi erano elementi che suggerissero un coinvolgimento di Battaggia, poiché si pensava inizialmente a un suicidio. E' stato infatti l'esito dell'autopsia a rivelare che Anica era stata uccisa, rivelando un quadro drammatico: il cadavere presentava un'intossicazione acuta da cocaina, colpi contusivi al cranio e al volto, verosimilmente inflitti a mani nude, e la causa della morte attribuita a soffocamento.

Battaggia è stato inserito nel registro degli indagati solo dopo i risultati dell'esame.

La ricostruzione dell'omicidio di Anica Panfile

Il cadavere di Anica Panfile è stato ritrovato nella mattinata di domenica 21 maggio 2023, alle 11 circa, in via Barcador a Spresiano da un cittadino.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l'ex datore di lavoro della vittima avrebbe ucciso Anica Panfile dopo una lite nella propria abitazione. Successivamente, Battaggia avrebbe trasportato il corpo avvolto in un tappeto con il suo pick-up, veicolo ripreso da alcune telecamere della zona, per poi gettarlo nel Piave.

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