Solo 7 voti contrari

Il vino croato verso la vittoria, dall'Europa 39 "sì" per il riconoscimento del Prosek

Nonostante le opposizioni degli italiani, lunedì 11 dicembre 2023 la Commissione per l'Agricoltura ha votato a favore

Il vino croato verso la vittoria, dall'Europa 39 "sì" per il riconoscimento del Prosek
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La "battaglia del Prosecco" continua. Ma questa volta a segnare un punto è stato il vino croato, o per meglio dire ne ha segnati 39, come i voti a favore del riconoscimento del Prosek emessi dal Comitato per l'agricoltura del Parlamento Europeo dello scorso 11 dicembre 2023.

Caso Prosek, dall'Europa 39 "sì" per il riconoscimento

Con 39 voti favorevoli e 7 contrari, il Prosek si avvicina al riconoscimento. La Commissione per l'agricoltura si è quindi espressa a favore del vino croato che potrebbe essere riconosciuto come prodotto europeo protetto con il suo nome.

"Il Prosecco rappresenta sicuramente un simbolo, la più grande denominazione al mondo e deve essere tutelato e protetto di fronte al suo grande palcoscenico. È un fenomeno riconosciuto a livello globale, la cui popolarità si basa su una grande attenzione alla qualità e al legame indissolubile con la terra d’origine”.

Aveva commentato così il Governatore Zaia dopo l'approvazione del nuovo regolamento sulle Dop e Igp ad aprile 2023, che sembrava aprire una nuova strada contro il Prosek. Ma proprio a causa di questo regolamento ora sembra esserci una speranza per il vino croato.

Il vino "Prosek"

Secondo quest'ultimo, infatti, le due denominazioni, Prosecco e Prosek, seppur siano molto simili possono essere accettate se esistono differenze nell'uso locale a lungo termine e se non ingannano i consumatori.

In questo le differenze tra Prosek e Prosecco sono evidenti, il primo è un vino dolce da dessert, il secondo è uno spumante secco. Se il vino croato dimostrerà che esistono differenze consistenti tra i due, nelle prossime assemblee potrebbe essere approvato il riconoscimento.

L'opposizione degli italiani

Gli italiani hanno provato in tutti i modi ad opporsi al Prosek, ma la decisione europea sta prendendo un'altra strada, nonostante le speranze riposte nel nuovo regolamento, che l’onorevole Paolo De Castro aveva annunciato come una novità che avrebbe impedito il verificarsi di situazioni in cui uno Stato per un proprio prodotto richieda un nome uguale o simile ad una indicazione geografica già registrata, come nel caso Prosek:

“C’è un nuovo regolamento che stiamo presentando per evitare che uno Stato membro possa ripetere il rischio di utilizzare un nome geografico! Quindi vogliamo che diventi legge scrivendo chiaramente che non può essere utilizzato un termine che è una indicazione geografica già registrata in un altro Stato membro”, aveva detto ad aprile l'onorevole.

Non è bastata neanche l'azione di Coldiretti Treviso e Consorzio agrario di Treviso hanno fatto squadra per salvaguardare un patrimonio delle imprese agricole di Marca e, più in generale, considerando l’indotto, di tutto il territorio interessato da questa produzione.

Le due realtà hanno affidato un incarico allo studio legale dell’Avv. Antonio Pavan di Treviso per la tutela della denominazione di origine protetta “Prosecco” contro la richiesta di protezione, da parte della Croazia, della menzione tradizionale “Prosek”.

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