ALL'ABBAZIA DI VIDOR

Alex Marangon è stato ucciso e gettato in acqua, svolta dall'autopsia: "Ferite letali alla testa"

L'esame autoptico esclude l'ipotesi di un suicidio e di una caduta accidentale, le ferite sarebbero state causate da un oggetto contundente

Alex Marangon è stato ucciso e gettato in acqua, svolta dall'autopsia: "Ferite letali alla testa"
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Alex Marangon, il barista 25enne di Marcon trovato morto su un isolotto del Piave il 2 luglio 2024, non si è suicidato né è stato vittima di un incidente: è stato ucciso con diversi colpi alla testa. A confermarlo è stata l'autopsia eseguita ieri 5 luglio 2024.

Alex Marangon, svolta dall'autopsia : "Ferite letali alla testa"

Alex Marangon era già morto quando è finito in acqua nella notte tra sabato 29 e domenica 30 giugno 2024, durante un ritiro sciamanico a cui ha preso parte nell'Abbazia di Santa Bona a Vidor.

L'autopsia è stata eseguita ieri 5 luglio 2024 dal medico legale Alberto Furlanetto, nominato dalla Procura di Treviso, e dal perito della famiglia, Antonello Cirnelli. Anche i carabinieri, incaricati delle indagini dalla Procura, erano presenti.

L'esame autoptico ha confermato che Alex non è morto per annegamento, non è stata infatti trovata acqua nei polmoni del 25enne. Ma sono state escluse anche l'ipotesi del suicidio, che la famiglia aveva escluso sin dall'inizio, e di una caduta accidentale.

Alex Marangon

Secondo i medici legali, il giovane è stato ucciso e gettato in acqua, sono state infatti rilevate diverse ferite alla testa, causate da un oggetto contundente. Inizialmente, una tumefazione all'occhio e una lacerazione all'addome avevano fatto pensare a traumi da caduta o rotolamento. Anche la ferita attribuita a un morso di volpe è stata reinterpretata. L'esame tossicologico, i cui risultati arriveranno tra una decina di giorni, valuterà le sostanze ingerite durante il rito sciamanico.

E' stato ucciso e gettato in acqua

Il corpo di Alex Marangon è stato trovato il 2 luglio su un isolotto a Ciano del Montello, dopo essere scomparso il 30 giugno. Alex aveva partecipato a una cerimonia sciamanica nell'Abbazia sconsacrata di Vidor, in provincia di Treviso.

Il corpo ritrovato su un isolotto

Durante il ritiro, infatti, il 25enne potrebbe aver assunto l'ayahuasca, un decotto a base di diverse piante tipiche del Brasile, conosciuto anche come "liana dei morti", a cui sono attribuite capacità terapeutiche ma che provoca effetti allucinogeni.

Ma non solo, pare che durante la cerimonia sia stato praticato anche il cerchio di Kambo. Questa pratica rituale utilizza le secrezioni velenose della rana Phyllomedusa bicolor, conosciuta anche come rana gigante, originaria della foresta amazzonica.

Secondo alcuni testimoni, verso le 3 di domenica mattina, Alex è stato visto allontanarsi dall'abbazia in direzione del Piave, seguito da due persone presenti al raduno. Tuttavia, questi ultimi hanno dichiarato di aver rinunciato a seguirlo e di essere tornati indietro.

Gli investigatori stanno cercando di identificare e interrogare i circa venti partecipanti all'incontro, cui Alex aveva preso parte insieme a un conoscente.

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